Colori d'autunno

Colori d'autunno
“ Storie che vanno via veloci disperdendosi al vento come fili di fumo. Il fumo è testimone di un fuoco. La legna finisce, il fuoco si spegne. Rimane l’odore del fumo, che è ricordo. Del fuoco resta la cenere, che è memoria. Rovistando tra la cenere si pensa al fuoco che fu. Ricordare fa bene, è un buon allenamento per resistere e tirare avanti.” (Mauro Corona)

lunedì 25 luglio 2016

COLLI EUGANEI: "Sentieri, parole e ... trekking"


Tra i sentieri di Rocca Pendice 

I sentieri dei Colli Euganei, in qualunque periodo dell’anno si percorrano, lasciano, nell’animo dell’appassionato escursionista, una sorta di misterioso interesse, una magica armonia interiore nella continua ricerca di luoghi suggestivi e pieni di fascino. Paesaggi incantati, angoli di paradiso incontaminati, forme di vita uniche: principali valori di un ambiente alquanto vario ed eterogeneo.

Giro del M.Venda e M.Vendevolo 
Camminare tra i sentieri degli Euganei, è anche l’occasione per ritrovare se stessi, per confrontarsi con i propri limiti, i propri timori, le proprie incertezze, cercando, in qualche modo, di entrare in simbiosi con tutto quello che Madre Natura concede. Come? Lasciandoci trascinare dal vortice irresistibile della sua bellezza. Questo succede, quando mi avvio per un sentiero, specialmente se lo percorro in solitaria. Una pace interiore s’infonde dentro di me, dandomi un senso di leggerezza e spensieratezza unica; come entrassi ogni volta in un luogo sacrale, impenetrabile, ricoperto da un’aura di mistica invocazione che mi esorta all’abbandono. Mi lascio letteralmente trasportare da ogni elemento che in quel momento mi attornia: aria, luce, odori, colori, suoni... Un turbine pacificatore che mi rimette in sintonia con l’esistenza.  

Sui sentieri di M.Fasolo 
Camminare tra i sentieri degli Euganei è libertà assoluta. Libertà di spogliarsi degli abituali e polverosi abiti di città, indossando quelli più luminosi, leggeri e colorati che la natura ci mette a disposizione; divenendo, senza volerlo, camaleontici interpreti di un ambiente in continua evoluzione. A ogni angolo di sentiero, tra la fitta vegetazione di un bosco o nel bel mezzo di una verde radura, troveremo sempre una gruccia con appeso un abito adatto a noi. Basterà indossarlo.                                      
Mi è sempre piaciuto vivere, scoprire, conoscere la natura, assaporando la gioia del cammino. Ogni tanto, però, trovo piacevole fermarmi, riflettere e godermi l’attimo. Per esempio, seduto su uno sperone di roccia, a contemplare l’immensa pianura che si perde all’orizzonte o sdraiato su un verde prato punteggiato dai vivaci colori dei fiori di campo, con il profumo d’assenzio che inonda le narici. Udire il respiro del bosco, i suoi battiti, che perpetuano da sempre il ritmo del tempo; gli odori buoni che provengono dagli alberi, dall’umido sottobosco, dalla scura terra; il melodioso canto degli uccelli … Sensazioni, queste, che ogni volta m’invadono l’animo, innalzandomi al cielo. Come un drone radiocomandato, sorvolo sui pensieri del cuore, beandomi della meravigliosa vista.

Escursione sui monti Mottolone e Orbieso 

C’è, però, chi desidera vivere questa passione in modo diverso, lasciando da parte solitudine e malinconiche riflessioni, condividendo, con altri, l’itinerario programmato. L’esistenza di Gruppi Trekking, dislocati un po’ ovunque nel territorio euganeo, presenti per lo più sui Social Network, ha proprio questa finalità: dare la possibilità a noi escursionisti, desiderosi d’avventura, di conoscere l’esistenza di percorsi alternativi in grado di regalarci nuove emozioni. Così, un paio d’anni fa, mi sono iscritto a uno di questi gruppi (a un altro, mi sono aggiunto recentemente) nell’intento di conoscere maggiormente il territorio euganeo e di scoprire sentieri non ancora frequentati. Dalla mia prima uscita, datata 19 ottobre 2014, ho percorso i sentieri più selvaggi, austeri e conosciuti di questo vasto e meraviglioso territorio. Sentieri nascosti che non avrei mai pensato esistessero, fitte ragnatele che si diramano in un ambiente vegetazionale di assoluta bellezza: a volte selvaggio, a volte rude,altre ancora sinuoso e avvolgente. 

Tra i vegri del Pajon

Sentieri senza tempo, testimoni di memorie, insieme di voci e suoni che aleggiano nell’aria come presenze lontane: sembra quasi di respirarne la storia. Storia che, a volte, s’incontra lungo i percorsi e si tocca con mano. Grazie a questi gruppi, percorrere i sentieri degli Euganei, è diventato per molti escursionisti "l’immancabile appuntamento" , il tanto atteso “momento d’evasione”, cui aggrapparsi per dare un senso alla noiosa e ripetitiva realtà quotidiana.

Dalla cima del Monte Mottolone
Con ai piedi i miei fedeli e collaudati scarponi, continuo ancor oggi a vivere il trekking in maniera globale. Da solo o in compagnia scopro, ogni volta, com’è bello e coinvolgente scoprire la bellezza che suscita un particolare  momento, l’estasi che fa nascere d'improvviso un pensiero, l’appagante e sana curiosità di conoscere, vedere, respirare. Una cosa è certa: in qualunque modo decida di intraprendere un itinerario, so che avrò sempre qualcuno su cui contare, un sostegno "amico" dove posare i miei pensieri.  



 INSIEME... CAMMINANDO


Pirio - Terre Bianche



Tra i vegri del M.Orbieso 


Salto della Volpe - Monte della Madonna







Verso il Monte Cinto





In cima al Monte Ceva



Colori d'autunno tra i vigneti 



Sul sentiero di Monte Fasolo 



Tra i vegri del Monte Cecilia 



 Riflessi dorati sul pianoro del Mottolone







Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le persone,
camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina, guardando una stella, ascoltando una voce,
seguendo le orme di altri passi.

Ruben Blades





GRUPPI TREKKING:








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