Colori d'autunno

Colori d'autunno
“ Storie che vanno via veloci disperdendosi al vento come fili di fumo. Il fumo è testimone di un fuoco. La legna finisce, il fuoco si spegne. Rimane l’odore del fumo, che è ricordo. Del fuoco resta la cenere, che è memoria. Rovistando tra la cenere si pensa al fuoco che fu. Ricordare fa bene, è un buon allenamento per resistere e tirare avanti.” (Mauro Corona)

giovedì 24 dicembre 2015

BUON NATALE!



Galaverna a Teolo



Questo, è stato un anno ricco di sorprese e soddisfazioni. Innanzitutto per aver avuto la possibilità di realizzare la pubblicazione di un libro. Un sogno diventato realtà! Un traguardo che vorrei condividere con voi essendone, inconsapevolmente, partecipi. "I MIEI SENTIERI", sono diventati anche i vostri sentieri perché, insieme, li abbiamo percorsi in tutte le stagioni dell'anno, ammirandone, di volta in volta, le bellezze naturali che li circondavano, con l'impossibilità di non restarne, in ogni momento, affascinati. 
Spero, con il nuovo anno che sta per arrivare, di accompagnarvi ancora per altri sentieri, altre insolite emozioni, in un interminabile cammino, verso l'incontaminato splendore di Madre Natura.                                                                                                                            Grazie per essere così presenti e vicini al mio blog.  

Un sereno e felice Natale a tutti voi
AUGURI!

mercoledì 9 dicembre 2015

Colli Euganei: è uscito il libro " I MIEI SENTIERI"




Finalmente è uscito il libro! 
Gli itinerari dei Colli Euganei postati sul blog, ora sono finalmente un libro!

Un progetto iniziato un paio d’anni fa quando, nell’osservare la foto di un albero scattata durante un’escursione sui Colli, mi venne l’ispirazione di descriverne l’esile forma. Così, presi carta e penna e incominciai a scrivere. E mentre scrivevo, m’accorgevo che mi uscivano quasi spontaneamente, nuove informazioni, nuovi particolari che messi insieme, arricchivano ulteriormente il contesto di quella descrizione, tramutandola, alla fine in un racconto che intitolai, ovviamente, “L’ESILE ALBERO”. Ed è proprio a quell’esile albero che mi sento particolarmente legato perché fu il punto di partenza, di questo lungo cammino. Infatti fu da lì, che un susseguirsi d’idee, riflessioni, ricordi, emozioni, divennero, con l’ausilio d’immagini fotografiche, una continua risorsa per i miei racconti. 

Un’esperienza, come ripeto, bellissima che mi ha dato l’opportunità prima di tutto, di approfondire maggiormente la conoscenza degli Euganei, con ricerche legate all’ambiente, alla flora, alla fauna; e poi perché ho potuto finalmente esprimermi, gettando su carta stati d’animo tenuti troppo a lungo dentro di me , tra timori e incertezze. Avevo capito di aver trovato, finalmente, un filo conduttore, solido, dove appendere le mie idee, i miei pensieri, i miei ricordi. Il foglio di carta, quindi, non aveva più l’aspetto di un muro bianco e invalicabile. Ora lo vedevo riempirsi d’inchiostro che fluiva in piccole parole, che si delineavano una dopo l’altra, velocemente, disordinatamente, con segni, riferimenti, postille. Su quei fogli di quaderno, zeppi di emozioni, regnava la confusione. Una confusione che, però, mi allietava, mi realizzava, mi faceva sentir bene. Avrei pensato più avanti, a mettere frasi e concetti al loro posto. L’importante era scrivere, buttar giù quello che avevo dentro. Così, pian piano, nacque l’idea di scrivere un libro. Un libro che volevo dedicare alla natura dei Colli Euganei e alla loro bellezza che ritengo sia un bene prezioso da vivere e ammirare. 

Ho intitolato questo libro “I MIEI SENTIERI” non a caso. L’ambiente euganeo, infatti, è raccontato sotto una luce diversa da come, di solito, è rappresentato. Alla fine, l’immagine che ne scaturisce, è un’ immagine del tutto personale, unica. In questi racconti, scritti in stile narrativo, la trama segue un filone quasi romanzesco, che parte da scenari inerenti alla nostra quotidianità, per inserirsi gradualmente, nel contesto vero e proprio dell’itinerario. Non, quindi una guida itinerante, ma un invito a seguirne, fin dall’inizio, il suo percorso sulle ali della curiosità e della fantasia. Un preludio, dove il lettore, prima di immergersi nella natura degli Euganei, partecipa, con le proprie emozioni, a quella che è la realtà del quotidiano. Scampoli di vita tra le mura domestiche, una passeggiata lungo l’argine di un fiume, bambini che giocano per le strade di periferia; incontri occasionali, curiosi, come quello di un bastardino, dalle movenze particolari e goffe, trovato durante un’escursione al Ceva o tragicomici, come quello di un pescatore, al continuo inseguimento di una preda che non arriverà mai. Momenti dove i sentimenti, si accavallano a sensazioni ed emozioni facendo percepire, a chi legge, quali sono gli stati d’animo vissuti dal sottoscritto e dai protagonisti. Momenti che ho voluto inserire nei miei racconti e che sono di accompagnamento, attraverso la natura, alla scoperta delle recondite bellezze de: I MIEI SENTIERI

Nei primi due capitoli, inizio raccontando di come mi sono avvicinato alla natura e ai miei primi passi mossi accanto a lei. Lei che mi è stata anche Madre, accogliendomi a sé, educandomi, trovando il modo per conoscerla e ad amarla. Penso che, rispettare chi ci ama, sia una cosa doverosa e naturale. Ed è per questo che sono entrato nel suo regno in punta di piedi, senza far rumore, felice di quello che ogni volta essa mi offriva, conquistandomi con la sua bellezza, i suoi profumi, i sapori, gli odori che provenivano dall’aria e dalla terra. Nei capitoli successivi, proseguo con la descrizione degli itinerari che, come ho già detto, partono da un antefatto di vita quotidiana, per arrivare, poi, al racconto vero e proprio del percorso. I racconti sono suddivisi nelle quattro stagioni dell’anno iniziando proprio dall’autunno. Due racconti, però, si estraniano da questo filone e sono “L’INCONTRO” e “ROMEO”. In questi capitoli, faccio la conoscenza di due personaggi chiave che cambieranno completamente il senso dell’ itinerario stesso, svolgendo un ruolo fondamentale nel proseguo del racconto. Incontri inaspettati ma proprio per questo, unici. Come quello avvenuto con Rosa, anziana signora, donna arcigna, che con il suo dialetto verace racconta di come ha vissuto, tra solitudine, fatica e rinunce, la sua età di giovane contadina e di come sia preoccupata per la vita che ancora la attende. Capitolo che, in un qualche modo, si riallaccia a quello precedente dell’“Esile albero”, dove solo nel finale accenno a come la conobbi. O come quello di Romeo, arzillo settantenne, anche lui schiavo dei suoi ricordi di gioventù, in cui aneddoti, episodi d’insperata allegria e altri di profondo dolore, sono sbobinati in tutta la loro crudezza e passionalità. Persone schiette, genuine, che non finirò mai di ringraziare, perché dalle loro storie, ho ricevuto un insegnamento di vita vera e autentica. 

L’ultimo capitolo, l’ho voluto dedicare a un elemento naturale che mi sta particolarmente a cuore e cioè: l’albero. Quello che può trasmettere un albero attraverso le forme, le movenze, i suoni, sono aspetti che dovremmo “guardare” e “ascoltare” con più attenzione, percorrendo i sentieri degli Euganei. Nell’arco delle stagioni, assistiamo al suo “cambio d’abito”, meravigliandoci ogni volta di come, nonostante tutto, mantenga inalterato il proprio fascino carico di poesia. Ne “LA VOCE DEGLI ALBERI”, tutto questo diventa un’autentica ispirazione per volare con la fantasia in magiche atmosfere piene di mistero e suggestione. Pezzi di tronco che incarnano anime inquietanti, nodose radici somiglianti a dispettosi folletti, ceppi disseccati dalle strane conformazioni animalesche. Il bosco degli Euganei è anche questo. Un libro di racconti aperto a chi desidera leggerne la storia. 

Concludo il libro con delle brevi riflessioni, nate osservando e respirando la bellezza dei luoghi visitati. Istanti congelati in uno scatto e descritti attraverso l’immaginazione e i sentimenti. 
Un libro da leggere con calma, scivolando con la mente nei percorsi di questo meraviglioso Parco che ci riserva sempre e in ogni stagione, spettacoli unici e indimenticabili.